L’uomo dietro la Brexit

Il mago degli algoritmi che hanno fatto vincere il “Leave”

Robert Mercer, un miliardario americano a capo di diversi fondi d'investimento, ha avuto un ruolo chiave nella campagna per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, rivela l'Observer.

Pubblicato il 3 Marzo 2017 alle 14:37

L'Observer rivela questa settimana che Robert Mercer, proprietario del fondo d'investimento specializzato nelle transazioni ad alta frequenza Renaissance Technologies e fra i principali donatori della campagna di Donald Trump, nonché fra gli azionisti del sito di estrema destra Breitbart News Network, “ha usato la sua società di analisi dei dati per fornire alla campagna per il 'Leave' una consulenza sul modo in cui raggiungere gli elettori indecisi attraverso Facebook”. Il settimanale aggiunge che questa donazione in natura "non è stata dichiarata alla commissione elettorale".

Mercer è uno dei principali azionisti di Cambridge Analytica, una società con una lunga esperienza nella guerra psicologica in Afghanistan e in Iraq e che afferma usare "una tecnologia di punta per costruire profili psicologici spinti degli elettori allo scopo di raggiungere e colpire i loro centri emotivi". La squadra di campagna di Donald Trump "aveva pagato oltre 6 milioni di dollari (circa 5,7 milioni di euro) per raggiungere gli elettori indecisi" nelle elezioni presidenziali americane, e Mercer ha presentato il sistema a Nigel Farage.

La sua amicizia di lunga data con l'allora leader del Partito per l'indipendenza del Regno Unito (Ukip) ha spinto Mercer a "offrire il suo aiuto gratuitamente alla campagna per la Brexit", scrive l'Observer, che aggiunge:

Basandosi sui consigli di Cambridge Analytica, Leave.eu ha costituito una gigantesca base dati dei suoi sostenitori, con dei profili dettagliati delle loro vite e grazie ai dati raccolti attraverso Facebook. La campagna ha poi mandato migliaia di messaggi pubblicitari diversi a seconda delle persone e di ciò che aveva imparato su di loro.

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Benché avesse dichiarato che Cambridge Analytica faceva parte dei suoi “partner strategici”, la campagna Leave.eu ha affermato che la società non ha lavorato sulla Brexit e "ha rifiutato di commentare […] sulle donazioni in natura a Leave.eu" e "sui motivi per i quali non ha dichiarato la donazione in natura alla commissione elettorale."

A ogni modo, il direttore della comunicazione di Leave.eu, Andy Wigmore, ha dichiarato a una giornalista del Guardian che “Cambridge Analytica ha lavorato per noi", anche se gratuitamente : "ci ha insegnato come costituire dei profili, come raggiungere la gente e come raccogliere montagne di dati attraverso i profili Facebook delle persone."

Né Cambridge Analytica né Mercer, che finanzia diverse organizzazioni no-profit, fra le quali il think tank climatoscettico Heartland Institute e il Media Research Center (il cui obiettivo è di "neutralizzare l'orientamento di sinistra nei mezzi d'informazione, nelle notizie e nella cultura popolare"), hanno risposto alle sollecitazioni dell'Observer.

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