Idee Invasione dell'Ucraina | Solidarietà europea

Quella in Ucraina è una battaglia per il futuro dell'Europa

I problemi interni (corruzione, radicalizzazione ai margini e divisinoe) dell’Ucraina non cambiano il fatto che la principale minaccia —non solo per l'Ucraina, ma per l'Europa — viene oggi dalla Russia di Putin. L’analisi della politologa ucraina Tatiana Zhurzhenko.

Pubblicato il 21 Aprile 2022 alle 12:13

In febbraio sarei dovuta andare in Ucraina per un viaggio di ricerca. Faccio parte di un progetto interdisciplinare che si occupa di democrazia liberale: per il mio lavoro mi interesso alla questione delle frontiere e alle regioni di confine dell'Ucraina. Sarei dovuta andare a Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, a quaranta chilometri dal confine con la Russia dove, appunto, avrei dovuto fare delle interviste nelle zone vicine alla frontiera. Una nuova ondata di Covid-19 mi ha costretto ad annullare il viaggio: speravo che all'inizio della primavera sarebbe stato finalmente possibile.

E invece ho passato le ultime quattro settimane al computer, spettatrice di una guerra in piena regola lanciata dalla Russia di Putin, una guerra che sta causando immense sofferenze a milioni di famiglie ucraine. La metropoli in gran parte russofona di Kharkiv, il mio luogo di nascita e casa per diverse generazioni della mia famiglia, assomiglia sempre più ad Aleppo. Kharkiv prima di questa guerra era un fiorente centro culturale e accademico, oggi è una città morta: dall’8 marzo, oltre 600mila abitanti hanno lasciato la città in treno. Mentre le immagini orribili che non riesco a smettere di guardare mi ricordano i racconti di mia nonna su Kharkiv durante la Seconda guerra mondiale, i miei amici e colleghi charkoviti cercano di raggiungermi da Lviv, Cracovia, Berlino o da qualche parte vicino al confine ucraino-ungherese. 

Vovchansk e Kupiansk – le piccole città della regione di Charkiv che avevo programmato di visitare — sono state prese dalle truppe russe; pochi giorni fa, i video di una disperata protesta pro-ucraina a Kupiansk sono circolati sui social media. Proteste pacifiche si sono tenute a Kherson, Melitopol, Berdiansk e in altre città ora sotto controllo russo. Mariupol – la roccaforte dell'Ucraina sul Mar d'Azov e laboratorio per le riforme post-Maidan, situata sulla linea di contatto con le cosiddette "repubbliche popolari" filorusse – è sotto assedio,  distrutta dall'esercito russo. Questa, per gli ucraini, è una lotta impari per la sopravvivenza della loro nazione, che Putin ha ripetutamente definito "inesistente". Si tratta, anche, della difesa dei valori liberaldemocratici e del diritto di decidere dove si vuole che il proprio paese stia, in questo caso nell'Unione europea.

È per questi valori che centinaia di migliaia di ucraini hanno protestato sulla Maidan di Kiev nel 2004 e nel 2013/14. È innegabile che l'Ucraina post-sovietica abbia problemi di corruzione e populismo. Era una società infestata da divisioni e radicalizzazione ai suoi margini politici, come quasi tutti i paesi dell'Europa (orientale). Ciononostante, questi problemi interni ad una democrazia liberale non cambiano il fatto che la principale minaccia – non solo per l'Ucraina, ma per l'Europa – viene ora dalla Russia di Putin. Con la sua guerra all'Ucraina, Putin sta cercando di distruggere l'ordine post-Guerra fredda e i principi stessi su cui sono costruite le società europee.

Chi sostiene Putin in Russia dice che il "mondo russo" sta combattendo l'"ordine liberale occidentale". Ora, l'Ucraina non è certamente un modello perfetto, ma per anni ha offerto una via di fuga a giornalisti e intellettuali dell'opposizione dalla Russia. Oggi, paese sotto attacco, …

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