Analisi Guerra in Ucraina e diritti LGBTQ+

In Lituania il movimento “anti-gender” si allinea alla propaganda del Cremlino

In Lituania, la guerra in Ucraina ha offerto ai movimenti anti-gender un pretesto per rinviare i dibattiti sui diritti civili e le questioni legate agli LGBTQIA+ e alla legge sulle unioni civili. Al di là della retorica, quella che è in corso è una replica fedele della crociate del Cremlino contro la “propaganda gay”.

Pubblicato il 25 Ottobre 2022 alle 14:30
Questo articolo è riservato alle persone abbonate

Qualche giorno dopo l’inizio della guerra in Ucraina, un’organizzazione non governativa dal nome orwelliano,“Free Society Institute”, ha inviato una lettera aperta al parlamento lituano, invitandolo a rinviare le udienze previste per l’approvazione della legge sulle unioni inclusive neutrali rispetto al genere, il cui voto era in calendario per le due settimane successive.  Questo disegno di legge è in primo piano nell’agenda del movimento anti-gender in Lituania, insieme a altre questioni “controverse”, come la ratifica della Convenzione di Istanbul (la convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica) e la depenalizzazione del reato per il  possesso piccole quantità di stupefacenti.

Sfruttando l’ondata di terrore che colpisce oggi la società lituana, questi individui e gruppi hanno deciso di agire per cancellare dall’agenda politica le questioni legate ai diritti umani.

Il paradosso, o per meglio dire, la prevedibile tendenza connessa a questi sviluppi, è che la posizione di questi attivisti anti-gender: ripetono alla lettera l’ideologia dei cosidetti “valori tradizionali” promossa dal Cremlino.

La lettera del Free Society Institute ha chiesto al parlamento lituano di astenersi dal discutere tematiche che possano “dividere i cittadini lituani” e mettere a rischio la stabilità della “famiglia tradizionale”, pilastro della società. Nel giro di pochi giorni, le loro tesi sono state riprese dalla parlamentare Agnė Širinskienė, teologa e avvocata, nota per il suo sostegno alle cause conservatrici.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Agnė Širinskienė ha ribadito che a causa delle “tensioni geopolitiche” in Europa, ogni questione “divisiva” dovrebbe essere cancellata dall’ordine del giorno, e ha perfino depositato una mozione per evitare che nella sessione primaverile del parlamento si discuta questo disegno di legge. Nel frattempo, i parlamentari sono stati inondati di email e sms dai difensori della famiglia tradizionale che li sollecitano a non discutere la legge sulle unioni civili.

La battaglia contro l “ideologia gender”

Quello che succede in Lituania no…

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento