“La Germania vuole rafforzare la politica estera dell’Ue”, scrive Dziennik Gazeta Prawna dopo che Berlino ha proposto di concedere al Servizio europeo di azione esterna Eeas nuovi poteri sulla politica di vicinato europea e sullo sviluppo e la cooperazione per “assicurare un approccio coerente, complessivo e integrato dell’Ue all’azione esterna”. Attualmente gli ambiti in questione sono sotto il controllo di due commissari europei. La proposta, che sarà discussa dai ministri degli esteri Ue in occasione del vertice di Dublino del prossimo 22 marzo, ha già ricevuto il sostegno di 13 paesi, tra cui Svezia, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Polonia. Secondo il quotidiano
la proposta tedesca è vantaggiosa [per Varsavia], perché potrebbe aumentare l’importanza della politica di vicinato che coinvolge i paesi del Mediterraneo che confinano con l’Ue e sei stati del Partenariato orientale (Bielorussia, Ucraina, Moldova, Armenia, Azerbaigian e Georgia). Rafforzare la loro stabilità è naturalmente nell’interesse della Polonia.
In ogni caso il piano tedesco dovrebbe incontrare l’opposizione del Regno Unito, che “rifiuta ogni idea basata su un aumento dell’integrazione”, e della Francia, “che conserva il diritto a determinare la propria politica estera e vuole inoltrare le sue proposte per migliorare il funzionamento dell’Eeas”.