Atene, 19 ottobre. Scontri davanti al parlamento.

Quattro giorni d’inferno

Tra lo sciopero generale e il vertice europeo in programma per domenica, il governo di Atene sta vivendo uno dei suoi periodi più difficili. Ma rischi e responsabilità sono enormi anche per il resto d'Europa.

Pubblicato il 20 Ottobre 2011 alle 13:51
Atene, 19 ottobre. Scontri davanti al parlamento.

Questo giovedì sarà un giorno infernale per il governo. Dopo il no gridato da migliaia di greci ieri nelle manifestazioni ad Atene e in molte altre città, la maggioranza socialista deve votare altre misure di austerity. Anche se questa maggioranza ha detto di sì in prima lettura, dei voti contrari sono sempre possibili. E alcuni deputati ed ex ministri hanno già annunciato che voteranno contro.

Il governo trema ancora davanti alle immagini delle folle di ieri e alla forte partecipazione allo sciopero. Tuttavia deve fare di tutto per far passare questa legge e andare a Bruxelles impugnando argomenti forti. Perché al vertice europeo di domenica saranno in discussione la ristrutturazione del debito greco e il futuro del paese per molti anni a venire.

Anche la prossima domenica sarà una giornata infernale per la Grecia e l'intera Europa, perché sarà verificata la capacità dei partner europei di tenere sotto controllo le minacce della crisi sulla zona euro e oltre. Oltre alla Grecia, al Portogallo, all'Irlanda, la crisi minaccia ormai anche l'Italia, e la Francia è sotto lo scrutinio delle agenzie di rating. È un importante campanello d'allarme per l'Ue.

Il pericolo che incombe sulla costruzione europea è bene evidenziato da uno dei padri fondatori dell'Europa, che ha denunciato la partita di poker in corso fra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy e che ha cercato di mostrare come l'Europa non sia minacciata tanto dai paesi che hanno problemi di debito, ma da quelli che hanno smarrito lo spirito europeo nel momento in cui il progetto ha cominciato a cambiare.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Domenica a Bruxelles saranno forse decise le sorti della Grecia e il destino delle generazioni future. Ma sarà in gioco anche quello dell'eurozona. A meno che i suoi leader non sappiano smentire Jacques Delors. (traduzione di Andrea De Ritis)

Sciopero

Caos incontrollabile

In tutta la Grecia il 19 ottobre è esplosa la "rabbia del popolo", osserva To Ethnos, che stima in 200mila il numero di manifestanti. Mentre lo sciopero generale continua anche il 20 ottobre, in particolare nel settore pubblico e parastatale, l'editorialista Georges Delastik osserva che "l'incomprensione aumenta fra l'apparato statale e il governo di Papandreou". "Il clima permanente di instabilità sociale e politica può degenerare in un caos incontrollabile", avverte Delastik dopo gli scontri del 19 ottobre ad Atene, mentre il primo ministro "appare sempre più come un leader al tramonto".

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento