Il cimitero vecchio di Peppardstown, Co. Tipperary, Irlanda. Foto: Ciaron/Flickr

Thierry Henry e altre piaghe bibliche

Profonda recessione, scioperi a ripetizione, eliminazione dai Mondiali di calcio e ora inondazioni in tutto il paese: le cose potrebbero difficilmente andare peggio in Irlanda. Pat Fitzpatrick si chiede se dio non ce l'abbia con la piccola isola celtica.

Pubblicato il 30 Novembre 2009 alle 18:06
Il cimitero vecchio di Peppardstown, Co. Tipperary, Irlanda. Foto: Ciaron/Flickr

Ci sta forse colpendo qualche maledizione divina? Le difficoltà degli irlandesi stanno assumendo proporzioni bibliche, quasi una versione moderna delle dieci piaghe che colpirono gli egiziani per essersi rifiutati di liberare gli ebrei dalla schiavitù.

Una vera tempesta finanziaria sta mettendo a repentaglio il nostro stile di vita. Viviamo con la spada di Damocle di una pestilenza, che ha assunto la forma di un’influenza suina. Per quanto riguarda le rane, beh, anche a distanza di dieci giorni pensare a tutti i francesi che assisteranno alle partite della loro squadra alle finali della Coppa del Mondo di calcio, grazie alla plateale mano di Thierry Henry, ci riempie di amarezza. AE questa settimana il nostro Nilo – lo Shannon – ha rotto gli argini e ha inondato il paese, seminando miseria e disperazione ovunque.

Che accadrà ancora? Dio colpì gli egiziani con tre giorni di oscurità totale. Per come stanno andando le cose nell'industria, potrebbe essere soltanto questione di tempo prima che i lavoratori dell’Esb (Irish Electricity Board, società di erogazione dell’energia elettrica) sentano il bisogno di mettersi in sintonia con i loro colleghi di altri servizi pubblici penalizzati e ci colpiscano anche loro con scioperi a raffica.

Poi potrebbe essere la volta delle ulcere: la Budget Travel (una società di viaggi irlandese) questa settimana è andata in fallimento, lasciando 747 nostri connazionali oltreoceano. Pensate davvero che il numero di quel Boeing sia solo una mera coincidenza? Sbagliato: è un indizio. Adesso infatti diventa molto più difficile per gli irlandesi procurarsi le piaghe alla pelle nel modo loro preferito e più congeniale, ovvero volandosene in Spagna a starsene spalmati d’olio sotto il sole cocente per dieci ore al giorno. Dopo le alluvioni invernali, possiamo aspettarci un’estate almeno torrida.

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La domanda che dobbiamo porci è: che cosa abbiamo fatto per meritarci tutto ciò? È qualcosa che abbiamo detto? Si tratta di una punizione? La bellezza di vivere in un paese nato sulle fondamenta della Colpa cattolica è che non ci mancano certo le possibili risposte alla domanda: che c’è di male in noi? In ogni caso, faremmo bene a trovare presto quella giusta, perché non possiamo andare avanti così.

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