Sigarette di contrabbando distrutte dalla polizia francese. (AFP)

Guerra aperta al traffico di sigarette

Ogni dieci sigarette vendute nell'Ue una è di contrabbando. Per combattere un traffico in piena espansione proveniente dai paesi dell'Est e dall'Asia, Bruxelles ha deciso di difendere le sue frontiere esterne. E la Polonia si ritrova in prima linea.

Pubblicato il 21 Gennaio 2010 alle 15:59
Sigarette di contrabbando distrutte dalla polizia francese. (AFP)

Bruxelles si mobilita contro il contrabbando di sigarette. La prima barriera per ostacolare il traffico di tabacco deve essere innalzata lungo la frontiera polacca. È il nostro paese che ha battuto il record l'anno scorso: le dogane, gli agenti di polizia e la polizia di frontiera hanno intercettato qualcosa come 750 milioni di sigarette, cento milioni in più rispetto all'anno precedente.

E questa non è che una parte della merce illegale che passa attraverso la Polonia. Il nostro paese è diventato lo snodo fondamentale per il contrabbando di sigarette provenienti dall'Est e dirette ai paesi europei. Il gioco vale la candela: quando riesce, il trasporto di un carico di 100mila pacchetti di sigarette dalla Polonia alla Gran Bretagna può fruttare fino a due milioni di zloti (500mila euro). Il giro d'affari è importante.

Il tabacco è il prodotto più contrabbandato d'Europa. Le gang internazionali lo considerano più redditizio della droga. I due traffici sono comparabili quanto a ricavi, ma le sanzioni per il traffico di tabacco restano meno gravi e in molti paesi la società è più disposta ad accettarlo, sottolinea Piotr Dziedzic, capo del dipartimento della lotta contro il crimine del ministero delle finanze polacco.

Un pacchetto di sigarette costa meno di 50 centesimi di euro sul mercato ucraino, ma una volta passata la frontiera con la Polonia il suo valore si quadruplica. Un fumatore tedesco lo pagherà circa cinque euro, e se arriva di contrabbando in Inghilterra o in Norvegia raggiungerà il prezzo di otto o nove euro.

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Migliaia di persone sono al servizio delle organizzazioni mafiose: proprietari di magazzini, trasportatori, ferrovieri e funzionari corrotti, disposti a chiudere un occhio sulla merce illegale in cambio di denaro. Oggi, il 10 per cento delle sigarette vendute in Europa proviene dal contrabbando. Il che significa una perdita di circa 7 miliardi di euro in entrate fiscali. Il traffico illegale può essere fermato solo alle frontiere europee. È per questo che si è cominciato a investire sul rinforzamento della frontiera orientale della Polonia. A partire da quest'anno, il governo polacco spenderà 133 milioni di zloti (più di 33 milioni di euro) in veicoli, attrezzature speciali, tra cui anche endoscopi e detector, e per un centro di controllo efficace e di comunicazione elettronica.

Il primo di due scanner a raggi x, del valore di alcuni milioni di euro, sarà installato al posto di frontiera ferroviaria di Medyka (nel sud-est del paese, vicino all'Ucraina). Dovrà intercettare la merce nascosta nei treni e nei container che entrano nel nostro territorio e che arrivano dai paesi ad alto rischio, come la Cina. Uno scanner fisso sarà invece installato lungo il nuovo valico stradale di Grzechotki, al confine con l'enclave di Kaliningrad.

Il traffico si sposta a sud

Nei pressi di Budizko, alla frontiera tra Polonia e Lituania, i doganieri utilizzeranno degli apparecchi mobili a raggi x e detector. Nell'est del paese è già cominciata la costruzione di una rete di centri di controllo nel caso in cui aumenti il traffico tra i due lati della frontiera. Il nuovo centro doganale di Biala Podlaska costerà 37 milioni di sloti (9,2 milioni di euro). Centri simili sorgeranno a Przemyśl, Tomaszów Lubelski e Zamośc. La creazione di nuovi posti di lavoro e l'aumento dei cani specializzati sono ovviamente in agenda.

In Europa solo i britannici sono più efficaci dei polacchi nella lotta al contrabbando di tabacco, assicura Piotr Dziedzic. Gli sforzi per mettere al sicuro la frontiera polacca orientale hanno già comportato uno spostamento del traffico illegale verso sud, verso l'Ungheria e i Balcani.

Il vero motore del contrabbando è però l'incredibile disparità di tassazione del tabacco nei vari paesi europei. La Polonia è uno dei paesi europei con l'imposta più bassa, 64 euro per 1000 sigarette, ma già sull'altra riva dell'Oder (la frontiera con la Germania) è di gran lunga superiore, fino a raggiungere i 249 euro per 1000 sigarette dell'Irlanda, o 229 della Gran Bretagna.

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