Quando gliene chiediamo un grammo, subito ce ne propone cinque. Cinque grammi di “crystal” per 200 euro. Il giovane asiatico, sui 16 anni, con il cappellino ben calcato in testa, sta a una bancarella piena di jeans e magliette a Cheb, nella Boemia occidentale. “Tedeschi, vero? Seguitemi, ne ho molta di più”.
In un gigantesco parcheggio adiacente a un centro commerciale si trova uno di quei mercatini denominati “vietnamiti”: proliferano alla frontiera ceca e vendono abiti, calzature e sigarette. Ma questo pomeriggio i banchi allineati sono del tutto deserti. I commercianti si girano i pollici. È evidente che gli articoli contraffatti che imitano le marche interessano ben poco gli avventori. Al contrario, la richiesta di una certa sostanza stupefacente illegale in Germania è sempre alta.
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