Rambo Amadeus, in Europa a dorso d’asino

Con il suo brano Euro Neuro, il rappresentante del Montenegro al concorso Eurovision affronta con ironia gli stereotipi sui Balcani e il loro rapporto con l'Unione europea.

Pubblicato il 18 Maggio 2012 alle 10:23

Già da qualche anno il concorso dell'Eurovisione si è trasformato in un campo di battaglia politico-musicale. Ricordiamo il divieto di Mosca alla partecipazione della Georgia all'Eurosong Contest del 2009 a causa della canzone dal titolo provocatore "We don't wanna put in", che faceva allusione all'onnipotente dirigente russo [il titolo si poteva intendere "Non vogliamo Putin"]. E anche quest'anno le tensioni sono evidenti. L'Armenia infatti ha rifiutato di partecipare all'Eurovisione a causa dei contenziosi politici [sulla regione del Nagorno Karabakh] con il paese organizzatore, l'Azerbaigian.

Nel frattempo il Montenegro ha trovato una formula originale per partecipare alla manifestazione: fare della sua partecipazione al concorso dell'Eurovisione - una manifestazione vista da 160 milioni di telespettatori - un trampolino di lancio per promuovere la sua economia [il concorso si svolge dal 22 al 26 maggio]. Così dopo un anno di assenza a causa della recessione, i montenegrini tornano con l'idea di mettere in valore il turismo, settore chiave della loro economia che l'anno scorso ha fruttato al paese circa 670 milioni di euro.

La canzone che rappresenta il Montenegro, Euro nero, originale e provocatrice, cantata in un inglese universale e con qualche parola di tedesco, esprime la visione delle relazioni fra i Balcani e l'Unione europea del suo interprete Rambo Amadeus. In questo brano turbo-folk, registrato a Lubiana sotto la direzione del cantante-compositore sloveno Magnifico, Rambo elenca in un inglese smozzicato quello che il nuovo uomo balcanico moderno, europeista, può offrire all'Europa quando vi farà il suo ingresso - in groppa a un asino.

Nel videoclip, realizzato con molto umorismo dall'artista sloveno Miha Knific, si vedono le bellezze del Montenegro ma anche gli stereotipi dei turisti che arrivano nei Balcani, come la buona cucina, la vita notturna, le ragazze attraenti con le quali Rambo si diverte sul bordo di una piscina in compagnia dell'inevitabile asino. Alla fine del video si ritrova anche un'allusione alla crisi della zona euro.

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Rambo gioca abilmente con l'ironia su diversi livelli, e prende in giro tanto gli stereotipi balcanici quanto quelli europei sulla regione. Il progetto è stato finanziato dalla televisione nazionale, dall'Ufficio del turismo e dal sindacato dei viticoltori montenegrini. Probabilmente avrebbe potuto anche essere finanziato dalla stessa Unione europea.

Considerato l'atteggiamento di Rambo sull'Eurovisione e sulla cultura trash in generale, la sua ironia non può certo sorprendere. Ma il momento più divertente è stato raggiunto durante una trasmissione televisiva organizzata per la sua partecipazione al concorso. Nel dibattito politico-diplomatico che ne è seguito, Rambo ha trovato un sostenitore inatteso in Leopold Maurer, il capo della delegazione Ue in Montenegro. Maurer ha osservato che la canzone illustra in modo costruttivo l'atmosfera dei negoziati fra l'Ue e il Montenegro, e ha promesso di farla ascoltare ai suoi collaboratori a Bruxelles, "per fargli vedere qual è la percezione dell'Europa nei Balcani". Rambo gli ha rispostoche se la canzone gli piaceva tanto lo avrebbe potuto raccomandare per fargli vincere il concorso dell'Eurovisione.

In realtà questo brano ha ben poche possibilità di vittoria. Ma non importa, lo stratagemma montenegrino potrebbe spingere a un'altra utilizzazione del concorso dell'Eurovisione. Se in queste competizioni le qualità musicali sembrano sempre meno importanti, il concorso dell'Eurovisione potrebbe almeno servire da pubblicità per alcuni paesi. E da questo punto di vista i montenegrini hanno visto giusto.

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