Aspettando i greci. Un commerciante a Sandanski.

Benvenuti (euro) greci!

Per difendersi dalla crisi e dal carovita, sempre più greci del nord attraversano la frontiera per fare acquisti in Bulgaria, dove tutto è più conveniente. Per la gioia di commercianti e dentisti locali.

Pubblicato il 1 Aprile 2010 alle 15:20
Sandanki1/ Flickr  | Aspettando i greci. Un commerciante a Sandanski.

A differenza del resto del paese, la città bulgara di Sandanski (nel sud) è già entrata nella zona euro, e la sua vicina Petric sta per seguirla. Il motivo? La crisi economica e il carovita che affliggono la Grecia. Negli ultimi giorni queste due città frontaliere sono state letteralmente invase dai vicini del sud, che vengono a fare i loro acquisti, a mangiare nei ristoranti e a farsi curare. A riprova del detto mors tua, vita mea, i commercianti bulgari si fregano le mani. "Non si tratta di rallegrarsi delle disgrazie economiche dei nostri vicini", precisano, "ma senza di loro noi moriremmo. A causa degli ultimi aumenti dei prezzi in Grecia, le nostre due città si stanno trasformando in una sorta di Klondike (la regione canadese che alla fine del XIX secolo fu teatro della corsa all’oro) dei poveri".

Le testimonianze su questi “invasori” muniti di carrelli della spesa non mancano. I commercianti locali tengono a precisare che i greci pagano direttamente in euro e acquistano all’ingrosso. "Non acquistano una fettina di feta, come i nostri compatrioti, ma svariati chilogrammi. Ormai anche per la frutta si riforniscono da noi", racconta il droghiere Sansanski. Ma non per tutti i greci sono clienti facili: "Contrattano e tirano sul prezzo sistematicamente, anche solo per abbassarlo di un euro. Ma dopo tutto, meglio avere clienti così che non averne affatto", dichiara un altro commerciante.

"Con la crisi ci si organizza"

I greci comprano soprattutto generi alimentari, abbigliamento e scarpe, perché è su questi prodotti che la differenza di prezzo è maggiore. Anche i mobili e gli elettrodomestici vanno forte. Technomarket, il grande centro commerciale nei pressi della frontiera, è sempre pieno e vi si sente parlare sempre più la lingua di Aristotele. I greci affluiscono anche alle stazioni di servizio. Vengono a fare il pieno di benzina dalle vicine Nea Vrasna, Neo Petritsi e Sidirokastro, ma anche per riempire le taniche, perché la benzina costa il 50 per cento in meno. "Con la crisi si ci organizza. Talvolta si spedisce una sola persona a fare il pieno e a riempire la macchina con tutte le taniche che riescono a starci, e poi ce le si divide tra amici e vicini" spiega George Ephtimios, un contadino del piccolo villaggio greco di Vironia. Lui stesso viene parecchie volte a settimana a Sandanski alla ricerca di buoni affari come formaggi, legna da ardere e mobili. Mostra delle scarpe da tennis comprate in Bulgaria: “A cinque euro il paio!”. L’agricoltore ne ha prese tre paia.

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Alcuni suoi compatrioti, soprattutto pensionati, hanno fatto addirittura il grande passo e si sono trasferiti a Petric, prendendo in affitto un piccolo appartamento o una casa. Si prodigano di consigli verso i loro concittadini o si trasformano addirittura in guide turistiche. "Accolgono gruppi interi e fanno loro visitare la regione", racconta Nikola Chopov, che abita a Petric. "Segnalano loro i migliori affari, le boutique e i ristoranti che praticano sconti per i greci. In cambio ricevono una piccola percentuale". Dopo lo shopping, si passa dal dentista: molti greci approfittano delle loro incursioni dall’altra parte della frontiera per farsi curare i denti o mettere un ponte. Lo dimostra il fatto che i dentisti locali ormai lavorano nel fine settimana, quando ci sono più greci in giro. Lo stomatologo Nikola Stoilov ha perfino appeso all’entrata del suo gabinetto dentistico una nuova targa scritta in greco. Anche gli orari di apertura del suo studio sono tradotti nella lingua dei vicini. "Sì, ho molti pazienti greci", conferma. "Ma non si tratta di gente ricca: conoscono molto bene i prezzi locali e pagano le stesse parcelle dei bulgari. Ma sono molto più numerosi". Insomma, a Sandanski e Petric i greci sono i benvenuti. Καλός ήλθατε! (ab)

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