Quante volte avete sentito parlare di Bruno Ganz? E di Michael Haneke? Fatih Akin? Ken Loach? Questi nomi vi suoneranno sicuramente familiari. Li avete sentiti da qualche parte, ma forse non sapete più dove, né in quale contesto. Altri nomi li riconoscerete invece senza dubbio, per esempio Al Pacino, Martin Scorsese o Woody Allen.
Benché entrambi i gruppi comprendano brillanti registi e attori, li separa un oceano: l’Atlantico. E anche se apparteniamo al continente europeo, probabilmente ci sentiamo maggiormente a nostro agio a Hollywood, dove riconosciamo facilmente King Kong, Rocky e Il grande dittatore (beh, Charlie Chaplin in realtà era europeo, ma chi se lo ricorda?), o i contemporanei Katherine Heigl, Angelina Jolie e Tom Cruise. Che cosa andremmo a fare a Cinecittà, a Pinewood o a Babelsberg? Lì non riconosceremmo nessuno.
Lo stesso vale per Bruno Ganz. Si potrebbe pensare che sia un uomo politico tedesco come pure un uomo d’affari austriaco. In realtà, Bruno Ganz è un attore svizzero, nato nel 1941, famoso per le sue interpretazioni in La caduta, La banda Baader Meinhof e The reader – A voce alta. Apprezzato sia a livello teatrale che cinematografico, Ganz è stato da poco nominato presidente dell’Accademia tedesca del cinema, e ha ricevuto il premio dall’Accademia europea del cinema per il contributo europeo al cinema mondiale.
Condivide questo riconoscimento con altri personaggi che nel corso degli anni hanno girato film d’autore ma non grandi successi al botteghino: Ken Loach, Carlos Saura, Jean-Luc Godard. Ganz riceverà il premio in occasione della 23esima edizione degli European Film Awards, che si svolgerà a Tallinn.
Nel corso della sua carriera, Ganz è stato candidato 18 volte a premi importanti (tra cui il premio dell’European Film Academy e il David di Donatello), e soltanto cinque volte non ha vinto. Nel 2008 ha recitato in inglese accanto a Kate Winslet, David Kross e Ralph Fiennes in The reader - A voce alta.
Nel 2007 aveva girato in Romania Un’altra giovinezza di Francis Ford Coppola, basato su una storia di Mircea Eliade. Nel 2004 aveva interpretato Hitler poco prima della vittoria degli alleati in La caduta: gli ultimi giorni di Hitler. Per la sua interpretazione (in tedesco) Ganz ha ricevuto quattro premi, e il film ha ottenuto una nomination agli Oscar nella categoria miglior film straniero.
Nel 2000 Ganz aveva recitato in italiano in Pane e tulipani, una commedia di Silvio Soldini che raccolse nove David di Donatello e tre candidature agli European Film Awards. In tutti questi film Ganz è riuscito con successo in ciò che riesce bene soltanto a pochi attori: recitare in modo credibile, intenso, autentico, in tre lingue diverse. Ed è così che è diventato un vero attore poliglotta, in grado di rendere reale un personaggio inventato e di riportarne in vita un altro scomparso da tempo. (traduzione di Anna Bissanti)