Un oppositore del progetto Corrib a Glenamoy, nella contea di Mayo. Foto Lapsed Pacifist.

I cittadini contro Shell

Il progetto Corrib della Shell suscita controversia nell'ovest dell'Irlanda. I cittadini si oppongono vivamente al tracciato del gasdotto e sono preoccupati dai possibili rischi per la salute e la sicurezza.

Pubblicato il 10 Settembre 2009 alle 16:07
Un oppositore del progetto Corrib a Glenamoy, nella contea di Mayo. Foto Lapsed Pacifist.

Da otto anni i residenti delle piccole comunità della contea di Mayo, sulla costa occidentale dell'Irlanda, fanno campagna contro il progetto Corrib gas del gigante anglo-olandese Shell, che vuole creare un gasdotto nella regione per trasportare il gas grezzo da un giacimento nell'Atlantico a una raffineria nell'interno. Le loro proteste hanno avuto poca rilevanza sui media nazionali fino al 2005, quando cinque di loro sono stati arrestati per essersi opposti all'esproprio delle loro terre da parte dell'azienda. Negli anni seguenti ci sono state altre centinaia di arresti, man mano che la campagna assumeva dimensioni nazionali e internazionali.

Mentre Shell mette avanti a tutto i benefici economici del progetto, i suoi oppositori – in primis l'associazione Shell to sea – credono che l'impatto sulla salute, la sicurezza e l'ambiente sia stato trascurato. Quest'anno, l'impresa ha fatto richiesta ufficiale di costruire una tratta di 9 chilometri tra Glengad e Ballynaboy. Per sei settimane, da metà maggio al 25 giugno, i rappresentanti delle comunità locali e gli esperti di Shell hanno confrontato i loro argomenti. Nel corso di questi incontri pubblici, 120 documenti e 80 casi sono stati presentati.

Attivisti intimiditi

Gli abitanti di Rossport non si fanno illusioni. Il Bord Pleanala [l'organismo incaricato di risolvere le dispute sulla gestione del territorio] non potrà che cedere di fronte all'ineluttabilità di questo progetto, presentato come una questione di sicurezza nazionale. Nelle loro richieste hanno comunque sottolineato l'eccezionalità del gasdotto, che dovrà sostenere pressioni elevatissime, e di cui le comunità non sono state messe a parte. Nel corso delle sessioni hanno portato avanti discussioni su aspetti tecnici molto complessi. Gli esperti della Shell, che non si aspettavano una simile competenza, sono stati presi in contropiede.

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Le riunioni sono state spesso disturbate da eventi esterni. Le tensioni tra la Shell e gli abitanti si sono particolarmente aggravate dopo che il peschereccio di Pat O'Donnell, noto oppositore del progetto, è stato affondato da sconosciuti. In segno di solidarietà, i rappresentanti della comunità avevano lasciato la sala del dibattito. Ad aprile un agricoltore di nome Willie Corduff era stato aggredito da uomini a volto coperto. Courduff aveva contestato la legalità delle barriere che Shell intende piazzare attorno al gasdotto.

Un gasdotto come gli altri?

Il gasdotto ad alta pressione dovrebbe essere connesso a un terminale terrestre grazie a un misterioso meccanismo. "Non è che un impianto come gli altri", ha ripetuto continuamente Shell prima di ammettere che si tratta effettivamente di un'installazione speciale. Phil Crossthwaite, esperto di valutazione dei rischi di Shell, ha criticato il suo cliente affermando che quella di giocare con i regolamenti di sicurezza "non è una pratica raccomandabile".

Allo stesso tempo, Nigel Wright, consulente del Bord Pleanala, ha espresso preoccupazione per le possibili negligenze di Shell riguardo a fattori come la corrosione, la presenza di idrato di metano, gli errori di costruzione e l'instabilità del gasdotto in corrispondenza delle torbiere. Wright ha fatto notare che il gasdotto sarà sottoposto a "pressioni particolarmente elevate" da 144 bar, il doppio delle norme in vigore in Irlanda. L'esperto si è chiesto se l'azienda non pensa di stabilire "un centro di ricerca e sviluppo" piuttosto che un impianto gasifero che richiede il massimo di garanzie.

Trenta secondi per sfuggire alla morte

Dopo aver riconosciuto l'assenza di un programma completo di sicurezza, Shell ha proposto un piano d'evacuazione da trenta secondi per cui gli abitanti di ogni età dovrebbero correre a 2,5 metri al secondo per evitare di essere bruciati vivi in caso d'incidente. Evidentemente i tecnici non hanno mai messo piede nelle torbiere, dov'è difficile persino camminare. Hanno dato per scontato che nessuno si troverà a meno di trenta secondi da un riparo. Ma tutti quelli che conoscono la regione sa che chiunque sia occupato a pascere le pecore o a raccogliere torba sarà ben più distant dalla salvezza.

L'impianto dovrebbe ridurre la pressione del gas da 345 a 144 bar in corrispondenza della terraferma. Ma certe case potrebbero essere all'interno della fascia di sicurezza da 500 metri rispetto al tratto ad alta pressione. Senza contare che il peso della struttura graverà su un suolo particolarmente instabile. Nella dichiarazione d'impatto ambientale del 2008, Shell ha individuato 49 case sul tracciato. L'anno seguente la cifra è stata aggiornata a 82, di cui 79 a meno di 500 metri dalla "death zone". Una di esse, abitata da due pensionati, si trova a meno di 40 metri.

Una soluzione alternativa

Un consulente giuridico di Shell ha citato la legislazione europea, secondo cui un progetto può essere portato avanti nonostante l'impatto negativo nel caso in cui "superiori motivi d'interesse pubblico" siano in gioco. Ma gli interessi sociali ed economici del progetto sono preponderanti solo in assenza di una soluzione alternativa. Gli abitanti del distretto di Erris hanno proposto da tempo il sito isolato di Glinsk per ospitare il progetto. Secondo un esperto, Glinsk "rappresenta una soluzione molto migliore, sia a livello di sicurezza che di ambiente". Ma Shell ha risposto proponendo a sua volta il sito di Dooncarton, teatro nel 2003 di una terrible frana.

Uno dei partecipanti agli incontri ha fatto notare che la comunità locale ha cercato di aiutare Shell a "rendere più sicuro il progetto Corrib, ma tutte le sue offerte sono state rifiutate". Questo conferma ciò che i media si sono rifiutati di riconoscere: la maggioranza degli abitanti accetta che il gas sia trattato a terra ma crede che il progetto, così com'è, sia destinato a fallire. Nel corso della sessione Shell ha riconosciuto che la sua condotta è improntata alla ricerca della "minima opposizione possibile" piuttosto che al principio di precauzione, facendo fremere i cittadini.

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