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Dove vai, Europa?

Pubblicato il 5 Febbraio 2013 alle 15:35

Oggi l’euro sembra aver superato la sua crisi più grave. Al punto che alcuni cominciano a temere che il suo apprezzamento minacci le esportazioni europee e la timida ripresa economica.

Eppure, un anno fa, pochi scommettevano sulla tenuta della moneta unica : sembrava che la Grecia dovesse trascinarsi dietro, insieme all’euro, anche la Spagna, poi l’Italia, poi, chissà, la Francia e i Paesi Bassi. E invece, un anno dopo, non soltanto la Grecia, ma anche la Spagna e l’Italia sono ancora qua.
All’epoca — sembrano passati lustri — in tanti si chiedevano dove andassero l’euro e l’Europa tutta quanta. Al diavolo, rispondeva (e risponde ancora) qualcheduno al di là della Manica (e anche nei commenti ai nostri articoli). Indietro, sosteneva chi ha nostalgia per l’epopea dei primi anni della Comunità europea e il raggiante sol dell’avvenire che l’illuminava. Avanti, afferma invece qualcun altro, con le idee più o meno chiare sulla destinazione.

Alcuni di questi ultimi si erano ritrovati oltre un anno fa all’università La Sapienza di Roma, in occasione di un colloquio per i dieci anni dell’euro. Le loro relazioni sono state raccolte e pubblicate in un libro — Quo Vadis Euro(pa) — a cura dello storico Francesco Gui e dell’economista e nume tutelare di Presseurop, Thierry Vissol, uscito da poco per Lithos editore.

Nel libro si ritrovano, oltre agli interventi dei curatori, quelli di alcune note firme per i lettori di Presseurop, come il corrispondente della Stampa a Bruxelles, Marco Zatterin, e quello di Libération a Roma Eric Jozsef: due giornalisti parecchio impegnati sul fronte delle idee e, a modo loro, dell’integrazione europea. Ma anche di vignettisti come Vadot e Tom, anche loro ospiti fissi delle nostre pagine, presenti con disegni inediti, realizzati in occasione del sesto festival di Internazionale a Ferrara. In copertina, la vignetta di Agim Sulaj che ha vinto il premio 2012 per la migliore vignetta sull’Europa pubblicata in Italia.

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Una lettura utile per chi desiderasse approfondire i temi solitamente affrontati nelle nostre pagine, in particolare quello del futuro dell’Unione e della sua moneta.

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