Opinion, ideas, initiatives Dopo le dimissioni di Victor Ponta

I romeni sono pronti per il cambiamento che reclamano?

Pubblicato il 4 Novembre 2015 alle 23:30

A Bucarest martedì 3 novembre sono scese in piazza 25.000 persone. Diverse migliaia hanno dimostrato nelle altre grandi città della Romania. Annunciate sui social network come forma di protesta contro il sindaco del distretto di Bucarest dove venerdì 30 un incendio in una discoteca ha provocato 32 morti e almeno 130 feriti in gravi condizioni, le manifestazioni che hanno segnato la serata del 3 novembre hanno indotto il primo ministro Victor Ponta dimettersi l’indomani.

I manifestanti chiedevano la testa di Ponta, del ministro dell’Interno, Gabriel Oprea, e di tutta la classe politica dirigente. In maggioranza giovani, collocano tutti i partiti politici senza alcuna distinzione sullo stesso piano: “I nostri nonni hanno fatto la guerra, i nostri genitori la rivoluzione. Oggi, tocca a noi. Noi vogliamo giustizia”, scandiscono.

Per molti osservatori, si tratta di una “rivolta morale” poiché, per una volta, i cittadini non si sono raccolti in piazza per chiedere degli aumenti di salario così come non manifestano contro le corporazioni, ma chiedono che la classe dirigente si assuma le proprie responsabilità. Al di la dell’emozione suscitata dalla tragedia del Colectiv, ciò che ha spinto migliaia di persone a manifestare in piazza in una fredda notte all’inizio di novembre, è l’esasperazione a cui sono state portate da un sistema politico tanto caotico quanto corrotto. I manifestanti hanno voluto esprimere la loro sete di cambiamento.

Un cambiamento che la recente elezione sullo slogan “Rivogliamo il nostro paese!” di un presidente atipico come Klaus Iohannis non è in grado di incarnare e, solo qualche mese più tardi, la simpatia di cui godeva il capo dello Stato sembra affievolirsi: sebbene i manifestanti martedì non abbiano invocato le sue dimissioni, il suo nome non é più citato come quello del salvatore della patria. Quanto a Ponta, ha ceduto alle richieste della piazza e ha presentato le sue dimissioni.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

È difficile prevedere il seguito degli eventi. Ci si può chiedere se la tragedia del Colectiv sarà sufficiente a far scattare il cambiamento tanto invocato. La società cerca dei colpevoli. E li cerca all’interno della classe politica, in questo sistema corrotto, in seno all’apparato amministrativo. Ma forse dovrebbero fermarsi un istante e riflettere su tutte le volte che hanno pagato una tangente o su quando hanno fornito una “piccola attenzione” per poter risolvere un problema in breve tempo. Sicuramente, si giustificheranno, è l’unico modo per ottenere ciò che altrimenti sarebbe impossibile, o che comunque avrebbe impiegato più tempo. Si sa, il tempo è inesorabile e sia la vita che gli affari non attendono.

Molti romeni fanno parte di questo puzzle, di questa piovra dai mille tentacoli che è la corruzione. Forse la tragedia del Colectiv permetterà di meglio comprendere le sue conseguenze nella vita di tutti i giorni. Adesso alcune di esse sono meglio comprese. Forse questa sarà la volta che nessuno più utilizzerà dei materiali da costruzione scadenti o che non tenterà di trovare un “amico” altolocato in seno all’amministrazione per poter risolvere il suo problema. Forse il cambiamento rivendicato in piazza martedì con tanto entusiasmo dovrebbe maturare soprattutto dentro ogni romeno. Poichè prima di esigere, occorre offrire.

Tradotto dal francese da Stefania Paluzzi

"Foto : La manifestazione contro il governo del 3 novembre 2015, a Bucarest. Andrei Tomescu"

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento