Voxeurop community Conferenza “A Soul for Europe”

Urgente – cercasi un’anima per l’Europa

Pubblicato il 25 Novembre 2016 alle 08:13

Non si poteva scegliere titolo più adatto a descrivere il periodo che l’Europa e il progetto europeo stanno attraversando, sotto i colpi di molteplici minacce, come l’irrisolta crisi dell’euro, diserzioni come quella della Brexit, disaccordi su questioni globali, come sottolineato dalla firma, non libera da polemiche, del trattato di libero scambio col Canada e, infine, la vittoria di Donald Trump alle presidenziali negli Stati Uniti e la sua intenzione di rivedere le relazioni transatlantiche. Un insieme di fattori di incertezza che ci interrogano sull’attualità del progetto europeo, della sua percezione e sulle risposte che queste minacce richiedono.

È per questo che l’8 e il 9 novembre si è svolta a Berlino la conferenza A Soul for Europe, organizzata dalla Fondazione Allianz e dalla Fondazione Berlin Zukunft. Questa occasione ha riunito responsabili politici, attori della società civile, giornalisti ed esperti al fine di discutere sul progetto europeo e su quali assi sia possibile rilanciarlo. La prima giornata è stata interamente dedicata al dibattito sulla posizione delle città, attori-chiave della costruzione europea. Tre dibattiti hanno caratterizzato la seconda: la cultura come fattore d’integrazione, il fenomeno dell’immigrazione e il modo in cui influenza la costruzione europea e la costruzione dell’Europa dei cittadini a partire da questi ultimi. Alcuni partecipanti come Ivan Krastev o Ulrike Guerot hanno concluso che la partecipazione dei cittadini è fondamentale per la formazione di un “demos” europeo e per dare nuova linfa il progetto europeo. Per queste ragioni, bisogna rafforzare questi mezzi di partecipazione, a partire dalle istituzioni. Un punto di vista sostenuto anche da alcuni blogger, come Jon Worth.

Molti progetti diretti in questo senso sono stati presentati nello spazio Marketplace Europe, come ad esempio vonkiezzukiez.eu (“Di quartiere in quartiere”), che punta a mettere in relazione i problemi affrontati da quartieri e città del continente, attraverso una discussione collettiva fra cittadini e rappresentanti delle istituzioni. Il progetto Migration Matters ha l’obiettivo di mostrare al grande pubblico la realtà delle migrazioni grazie a inchieste rigorose. European Alternatives vuole attivarsi per “far emergere uno spazio politico transnazionale che attribuisca ai cittadini la capacità di decisione”.

La giornata si è conclusa con l’intervento del Presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, con un discorso sullo stato dell’Europa, col sostegno della Fondaziome Konrad Adenauer. Juncker, che dal vivo appariva più umano e meno mediatico di quanto la sua immagine pubblica lasci intendere, ha posto l’accento su un punto essenziale per tutti quelli che sono coinvolti o interessati dal progetto europeo: “leggo spesso che l’Unione europea è il principale problema del continente europeo. Ritengo invece che sia l’unica soluzione possibile per fare in modo che l’Europa sia capace di sopravvivere nel mondo di domani”.

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Traduzione di Andrea Torsello

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