Il 16 novembre a Roma Silvio Berlusconi ha presieduto alla convention che ha sancito la dissoluzione del Pdl e il ritorno di Forza Italia, il partito che aveva accompagnato la sua entrata in politica nel 1994 e che aveva poi sciolto nel 2009, lo stesso anno in cui sua moglie Veronica aveva chiesto il divorzio.
Il vicepremier Angelino Alfano e oltre 60 parlamentari e ministri del Pdl - gli stessi che avevano salvato il governo a ottobre quando Berlusconi aveva tentato di staccare la spina - hanno deciso di restare fuori dalla nuova formazione, che Alfano ha definito "estremista", e creare un nuovo partito conservatore moderato chiamato Nuovo centrodestra italiano (Ncd).
La spaccatura di uno dei partiti della coalizione ha rinnovato i timori sulla stabilità dell'Italia. Se Forza Italia passerà all'opposizione dopo il voto del senato sull'espulsione di Berlusconi, previsto per il 27 novembre, la maggioranza del governo nella camera alta sarà ridotta a una manciata di voti.
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