La libera circolazione tra i paesi dello spazio Schengen e all'interno dell'Unione europea è compromessa, dopo che diversi paesi hanno ristabilito i controlli alle frontiere in seguito all'afflusso massiccio di migranti e di rifugiati e del mancato accordo tra di loro sulla ripartizione di questi ultimi.
La Germania, che aveva annunciato di essere pronta ad accogliere 800mila rifugiati nel 2015, ha ristabilito i controlli il 13 settembre. L'Austria ha rafforzato i controlli alle frontiere con l'Ungheria, mentre quest'ultima ha chiuso la frontiera con la Serbia, spingendo i migranti a tentare di entrare nell'Ue dalla Croazia (che non fa parte dello spazio Schengen).