Soli a tavola

Pubblicato il 19 Febbraio 2013 alle 14:12

“Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Quanti europei sarebbero in grado oggi di rispondere alla domanda posta nel XIX secolo da JeanAnthelme Brillat-Savarin? E quanti sarebbero disposti ad ascoltare la successiva analisi dell’autore della Fisiologia del gusto?

Non abbiamo mai avuto così tante informazioni sugli alimenti che consumiamo, eppure mai prima d’ora abbiamo avuto la sensazione così netta di non sapere cosa c’è davvero nei nostri piatti.
Lo scandalo della carne di cavallo ci ricorda che non siamo al sicuro dalle truffe alimentari, e che la corsa al prezzo più basso finisce per rivoltarsi contro il consumatore.

Spinto dalla crisi e dal calo del potere d’acquisto che ne deriva, l’europeo medio è costretto a tagliare le spese, e spesso a rimetterci è la voce “alimentazione”. Non mangiamo meno, ma mangiamo peggio, e quello che il consumatore risparmia in denaro contante lo paga in termini di salute: obesità, malattie cardiovascolari, diabete, cancro. Sono molti i fattori sanitari di rischio su cui l’alimentazione ha una forte incidenza.

L’Europa, intanto, mantiene un atteggiamento ambivalente: da un lato sembra voler difendere i consumatori introducendo marchi di qualità, imponendo etichettature sempre più precise per gli alimenti e promuovendo un’alimentazione sana; dall’altro lato, però, sembra cedere all’industria agro-alimentare autorizzando pratiche e adottando misure che apparentemente vanno nella direzione opposta.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Un caso recente è la cancellazione del bando sulle farine animali per l’alimentazione dei pesci d’allevamento, che era stato imposto nel 1997 in seguito alla crisi della “mucca pazza”. Considerando l’estremo rincaro dei cereali, in futuro sarà sempre più difficile per Bruxelles resistere alle pressioni degli allevatori, soprattutto di suini e pollame.

In questo scenario il consumatore si ritrova solo. Ma è anche vero che esistono ancora modi per mangiare bene senza andare in rovina. Come ha scritto Carlo Petrini, capo del movimento Slow Food, “non è vero che mangiare bene costa caro. È che non sappiamo più come farlo”.

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento