Nonostante la crisi dei giornali, da oggi l'Italia ha un nuovo quotidiano, che punta a ritagliarsi la sua parte dall'inesauribile torta dell'antiberlusconismo. Il Fatto quotidiano nasce sulla rassicurante base dei 30mila abbonamenti sottoscritti in rete sulla fiducia ispirata dalle sue controverse firme, prima fra tutte quella di Marco Travaglio, celebre per le sue inchieste sui peccati della "casta" italiana e per il suo caustico blog.
Secondo il direttore Antonio Padellaro, la linea editoriale del Fatto sarà "la costituzione italiana". Essere un "giornale d'opposizione" non significherà necessariamente schierarsi coi partiti d'opposizione: certo non con il Pd e la "multiforme sinistra", rivelatisi incapaci di contrastare Berlusconi in alcun modo, e forse neanche con l'Italia dei valori di Antonio Di Pietro, a cui molti lo accostano. L'unico punto fermo sarà la strenua critica del Cavaliere e della sua cricca; e Travaglio lo mette subito in chiaro con il suo primo corsivo, che ironizza sul processo all'ex premier francese Dominque de Villepin, accusato di aver diffamato il suo eterno rivale Nicolas Sarkozy. Se Villepin avesse imparato da Berlusconi, scrive Travaglio, le toghe rosse d'Oltralpe non avrebbero mai osato spingersi tanto in là.