Il premier polacco Donald Tusk ha silurato sei ministri, i suoi collaboratori più stretti e i vertici del nucleo dirigenziale del partito di governo Piattaforma civica (Po): lo riferisce Rzeczpospolita. Tale decisione segue di pochi giorni le dimissioni di un’altra figura di spicco alla testa del partito. Sono ormai parecchi giorni che nei titoli in prima pagina si parla dei vertici del Po, in relazione allo scandalo per le irregolarità legate a una proposta di legge sul gioco d’azzardo. Il dipartimento centrale anti-corruzione (Cba) diretto da Mariusz Kamiński, vicino al partito Diritto e Giustizia, ha presentato accuse di pressioni indebite e lobbying supportate da registrazioni e intercettazioni delle telefonate tra le autorità del partito e gli operatori del settore del gioco d’azzardo.
Tusk, in ogni caso, nega che il rimpasto abbia a che vedere con le accuse rivolte contro i suoi ministri. Annunciando che darà il suo benestare a una commissione parlamentare sullo scandalo del gioco d’azzardo, ha aggiunto che intende “ripulire l’aria” che si respira nel partito e riconquistare la fiducia dell’opinione pubblica. "Il primo ministro si è rivelato un leader valido, ma nei prossimi mesi dovrà dimostrare di essere un grande statista", commenta Polska. Rzeczpospolita ritiene che il primo ministro abbia abbandonato la cosiddetta “politica dell’amore” per scendere sul sentiero di guerra contro l’opposizione, in vista delle elezioni del prossimo anno. Subito dopo le accuse del Cba contro i suoi colleghi del Po, la sua repentina decisione di liquidarne il direttore Kamiński è stata considerata non tanto una manovra politica quanto il calcio d’inizio di questa campagna.