"Quando ci vediamo per l'elezione?", si domanda Timpul dopo una notte turbolenta: a mezzanotte del 14 novembre i comunisti e gli europeisti, ovvero i due partiti rappresentati al parlamento di Chişinău, non avevano ancora trovato un candidato comune. Il 18 novembre il parlamento dovrà eleggere un successore al presidente ad interim, il terzo dalla rivolta del 7 aprile 2009 che ha messo fine al regime comunista.
La Moldavia, che spera di entrare nell'Unione europea e fa parte del Partenariato Orientale, assiste al moltiplicarsi di "eventi che alla fine non accadono", commenta il quotidiano: tentativi infruttuosi di eleggere un presidente, un referendum fallito per instaurare il suffragio universale. "Bravi, politici! Quando ci incontriamo? Abbiamo delle questioni in sospeso", scrive Timpul.