Anche Bruxelles tira la cinghia

Pubblicato il 21 Novembre 2011 alle 11:33

Ci sono volute quindici ore di "massacranti" negoziati per trovare un accordo sul budget dell'Ue per l'anno prossimo. La decisione è stata presa il 19 novembre: il nuovo bilancio (129 miliardi di euro) aumenterà soltanto del 2 per cento rispetto all'anno precedente. Ricordando che in settembre l'inflazione ha raggiunto il 3 per cento, Dziennik Gazeta Prawna sottolinea che si tratta del primo "calo della spesa dell'Ue" mai registrato. La Commissione e il Parlamento avevano entrambi richiesto un aumento più alto (attorno al 5 per cento), ma hanno dovuto piegarsi al volere dei paesi contributori netti.

"I paesi ricchi l'anno spuntata", sottolinea il quotidiano di Varsavia, elencando i "vincitori" del negoziato: Regno Unito, Paesi Bassi, Svezia, Austria, Danimarca e Finlandia. Questi stati hanno lottato per congelare il bilancio, sostenendo che la Commissione non può aumentare la spesa mentre i paesi membri sono costretti al rigore. "il risultato dei negoziati potrebbe rappresentare un precedente in vista di quelli sull'importantissimo Quadro finanziario 2014-2020", commenta Dziennik Gazeta Prawna. Secondo il quotidiano il Regno Unito (sostenuto da Francia e Germania) ha già messo in chiaro che non autorizzerà alcun aumento della spesa superiore all'inflazione. Il nuovo Quadro finanziario dell'Unione europea dovrà essere approvato entro la fine del prossimo anno.

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