Spagna-Portogallo

Londra si prepara alla fuga dalla crisi

Pubblicato il 19 Dicembre 2011 alle 12:00

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Mentre le agenzie di rating avvertono che l'accordo raggiunto questo mese dai leader dell'Ue potrebbe non bastare a salvare la moneta unica dal collasso, il Sunday Times rivela che il ministero degli esteri britannico sta mettendo a punto un piano per evacuare le migliaia di espatriati britannici dalla Spagna e dal Portogallo nel caso in cui il sistema bancario dei due paesi dovesse collassare.

Circa un milione di britannici vivono in Spagna e oltre 50mila in Portogallo.

Il ministero degli esteri teme che gli espatriati che hanno depositato i loro risparmi nei paesi d'adozione possano restare bloccati, impossibilitati a prelevare denaro e con il rischio di perdere le loro case se le banche chiederanno il rimborso dei prestiti. Secondo fonti interne il ministero si sta preparando a uno 'scenario da incubo', con migliaia di britannici disperati ridotti ad accamparsi negli aeroporti, senza soldi e senza poter rientrare in patria.

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Tra le soluzioni al vaglio ci sono l'invio di aerei, navi e bus nella penisola iberica e la possibilità di concedere agli epatiti prestiti d'emergenza. Nonostante le banche spagnole e portoghesi garantiscano i depositi fino a 100mila euro, "le filiali limitano i prelievi di contante per evitare che la gente ritiri tutto il capitale e lasci il paese".

Secondo una fonte del ministero degli esteri il piano si basa "sulle evacuazioni di massa del passato, come quella durante la guerra del 2006 tra Hezbollah e Israele, quando Londra inviò alcune navi da guerra per prelevare gli espatriati residenti in Libano".

"Può sembrare un racconto dell'orrore, ma bisogna prendere la situazione sul serio", scrive El Mundo. "L'allarme è scattato in tutta la comunità britannica, soprattutto a Marbella e Malaga".

Evidenziando che le rivelazioni coincidono con il declassamento di dieci banche spagnole da parte di Standaard & Poor's, il quotidiano di Madrid sottolinea che la maggior parte degli espatriati britannici in Spagna sono pensionati che hanno investito i loro risparmi in proprietà lungo la costa, "colpita in maniera devastante dall'esplosione della bolla immobiliare".

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