A febbraio il tasso di disoccupazione nell’Unione europea ha raggiunto livelli mai registrati da 15 anni. Secondo Eurostat il 10,2 per cento degli europei non ha un lavoro (25,55 milioni di persone). Nell’eurozona il tasso è al 10,8 per cento (17,13 milioni di persone).
Con il 5,7 per cento di disoccupati - soltanto Paesi Bassi, Austria e Lussemburgo ne hanno di meno - la Germania è una sorta di Eldorado. “Berlino si fa pubblicità con gli europei” per attirare la manodopera, scrive Die Welt.
In alcune regioni e settori professionali la Germania ha urgente bisogno di manodopera straniera in grado di parlare tedesco. Uno specialista di migrazioni citato dal quotidiano sottolinea però che le attese non devono essere esagerate: “La Germania non è la prima scelta per i lavoratori qualificati, e deve subire la concorrenza di altri stati”. La competizione riguarda soprattutto i laureati con buona conoscenza dell’inglese, che preferiscono un impiego nel Regno Unito. Dunque Berlino non si aspetta un’invasione massiccia di disoccupati greci e spagnoli, conclude Die Welt.