È "la fine del mondo", titola To Ethnos all'indomani dell'annuncio di un nuovo piano di austerity per ridurre il debito pubblico greco da 4,8 miliardi di euro. "È la terza versione del piano", spiega il quotidiano progressista: "il primo era stato modificato da Bruxelles, il secondo era stato approvato a gennaio, e ora eccone un altro". Malgrado le misure più severe, To Ethnos si lamenta che l'Ue non abbia concesso aiuti finanziari alla Grecia. "Il premier Georges Papandreou è tentato di fare ricorso all'Fmi, mentre l'Europa resta divisa sulle modalità di un eventuale piano di salvataggio. Nel frattempo sono i greci a pagare: congelamento delle pensioni, riduzione dei salari, aumento delle tasse, Iva compresa", soprattutto su alcol e tabacco. "I sindacati stanno organizzando una contestazione simbolica che potrebbe scatenare un'ondata di imitazioni nel resto d'Europa".
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