Secondo Rue89 l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) sta per aprire un’inchiesta sulle “condizioni di attribuzione da parte dell’Ue di un importante contratto in Libia a una società britannica non autorizzata a lavorare nel paese”.
La vicenda, già trattata da EUobserver, riguarda la società britannica G4S-UK, che contro ogni previsione ha ottenuto il contratto da 10 milioni di euro con il Servizio europeo di azione esterna (Seae) per proteggere alcune strutture dell’Ue in Libia. Rue89 precisa che prima d’ora G4S-UK non aveva ottenuto “alcun contratto di protezione di una delegazione europea”, contrariamente ad altre società in gara per l’appalto come l’ungherese Argus e la britannico-canadese Garda World.
Secondo il sito francese la vicenda potrebbe testimoniare un conflitto d’interessi all’interno del Seae, guidato dalla britannica Catherine Ashton: "Alcuni […] sospettano che il Regno Unito faccia un uso illecito della sua influenza all’interno del Seae per favorire le sue principali aziende militari private."