"Colpa delle banche", titola il quotidiano islandese Morgunbladid dopo che lunedì 12 aprile è stato finalmente pubblicato l'attesissimo "rapporto verità". Si tratta di oltre duemila pagine redatte dalla speciale commissione parlamentare d'inchiesta sul crollo del sistema finanziario islandese nel 2008. Il rapporto punta il dito sulla crescita troppo rapida e sproporzionata di alcuni istituti bancari come Kaupthing, Landsbanki et Glitnir, sottolineando le responsabilità dei proprietari delle banche. Neanche la classe politica è risparmiata. L'ex premier conservatore Geir Haarde e i principali dirigenti in carica all'epoca del crollo - tra cui gli ex ministri delle finanze e delle banche e l'ex governatore della banca centrale - sono accusati di "estrema negligenza" per non aver reagito di fronte agli squilibri macroeconomici che hanno successivamente portato al crollo dell'intero sistema.
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