Un prezzo molto alto per l’aiuto finanziario

Pubblicato il 11 Luglio 2012 alle 12:24

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“L’Ue mette sotto tutela la Spagna”,titola El País, all’indomani della pubblicazione del memorandum firmato dal governo di Mariano Rajoy e dall’Ue che contiene le condizioni per il salvataggio delle banche spagnole:

Nulla ci impedisce di considerare le 32 condizioni incluse nel memorandum come un vero e proprio intervento [esterno], anche se non formale, nei confronti del settore bancario. L’Eurogruppo impone infatti una revisione completa del funzionamento della Banca di Spagna, obbliga il ministero delle finanze a cedere alcuni poteri di sanzione nei confronti della Banca centrale ed esige la nomina di un supervisore indipendente della politica fiscale. […] Ma ci sono anche buone notizie: l’approvazione del salvataggio bancario, il versamento anticipato questo mese di 30 dei 100 miliardi di euro previsti, una scadenza del prestito abbordabile (14 anni) e un tasso d’interesse attorno al 4 per cento. In ogni caso l’Eurogruppo lascia chiaramente intendere che la troika (Commissione europea, Bce, Ue) controllerà l’operazione di salvataggio.

L’11 luglio il primo ministro Mariano Rajoy ha confermato nuovi tagli al bilancio per un ammontare complessivo di 65 miliardi di euro per i prossimi due anni, da realizzare attraverso una riforma della pubblica amministrazione, una riduzione dei sussidi di disoccupazione e un aumento dell’Iva (dal 18 al 21 per cento). Il quotidiano madrileno critica però la reazione “tardiva” del governo:

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È necessario effettuare una lettura politica del memorandum. Davanti alle pretese europee possiamo concludere che le riforme avviate dal ministero delle finanze sono state insufficienti, e che i tagli al bilancio per l’istruzione e la sanità non sono riusciti a ridurre il deficit. La gestione della crisi da parte del governo non è stata abbastanza credibile da ispirare la fiducia dei mercati e dei partner europei.

El Mundo insiste invece sulla cessione di sovranità e sulla perdita di controllo in un “settore chiave” per l’economia del paese. Il quotidiano conservatore punta il dito sulla gestione del governo attuale ma anche di quello precedente, guidato da José Luís Rodríguez Zapatero :

Si tratta di un enorme fallimento del governo Zapatero […] ma anche di un fiasco per l’esecutivo di Rajoy, perché la timidezza della sua riforma finanziaria ha aggravato i problemi del settore. La nazionalizzazione precipitosa di Bankia[a giugno] riassume perfettamente la vicenda. A questo punto possiamo immaginare cosa ne sarebbe della Spagna se l’Ue fosse costretta a salvare la nostra economia nel suo complesso, umiliando e mettendo a repentaglio la sopravvivenza del governo popolare. A Rajoy resta un’ultima carta da giocare per impedire un intervento esterno di questo tipo: portare a termine una profonda riforma dello stato.

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