"La crisi della Grecia diventa un incubo per l'Europa intera", titola Les Echos. Il 22 aprile una doppia cattiva notizia "ha cancellato le speranze di un apido risanamento delle finanze del paese." Prima è arrivato l'annuncio di Eurostat, secondo cui il deficit pubblico greco nel 2009 ha raggiunto il 14 per cento del Pil (mentre le stime precedenti si fermavano al 12,7). Poi è stato il turno dell'agenzia Moody's, che ha ribassato ulteriormente il rating della Grecia. Risultato: i mercati sono andati in panico, il tasso delle obligazioni greche è aumentato e l'euro è sceso sotto il valore di 1,33 dollari. "Non è solo la Grecia che rischia di sprofondare all'inferno", commenta Les Echos, "ma l'Europa intera". Nel frattempo i greci, infastiditi dagli attacchi della stampa tedesca, hanno cominciato a boicottare i prodotti made in Germany , scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Le esportazioni tedesche in grecia erano già calate del 19,4 per cento nel 2009.
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