Tra meno di tre mesi comincerà il semestre di presidenza belga dell'Unione europea. Nonostante la crisi politica che paralizza il paese, i diplomatici di Bruxelles non sembrano troppo preoccupati, scrive Le Soir. Eppure, sottolinea il quotidiano economico francese La Tribune, "lo sconvolgimento politico del Belgio capita in un momento difficile per l'Europa [...] e la nuova presidenza dovrà affrontare argomenti scottanti come il dibattito budgetario, la formazione del servizio diplomatico europeo e la regolamentazione finanziaria". Timori infondati, secondo Le Soir: "in realtà il meccanismo di rotazione protegge l'Europa dai fallimenti della presidenza di turno. Basta pensare alla Repubblica Ceca. Nel 2009 Praga ha portato a termine il suo semestre di presidenza senza scossoni, nonostante una crisi politica ben più grave di quella belga." "Non bisogna neppure dimenticare - conclude il quotidiano - che ormai l'Europa ha un presidente (Herman Van Rompuy) e un'Alta rappresentante per la politica estera (Catherine Ashton). Il presidente di turno non ha più le responsabilità che aveva una volta."
Tags
Sostieni il giornalismo europeo indipendente
La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!