I pannelli solari accendono la guerra commerciale

Pubblicato il 6 Settembre 2012 alle 14:21

L'inchiesta lanciata dalla Commissione europea sulle possibili violazioni della legge anti-dumping da parte di alcune aziende cinesi che avrebbero venduto panelli solari al di sotto del prezzo di mercato potrebbe dare il via a una nuova guerra commerciale con Pechino, che minaccia ritorsioni nei confronti dei vini europei e dei materiali industriali.

Secondo il New York Times “il caso nasce in seguito a una serie di fallimenti di produttori europei di pannelli solari” negli ultimi anni. “Il reclamo presentato a Bruxelles arriva da un consorzio di una ventina di produttori europei responsabili della fabbricazione di un quarto dei pannelli solari dell’Ue”, scrive il Guardian, che riporta la dichiarazione di una fonte interna alla Commissione secondo cui “in termini di impatto sul valore delle importazioni, questo è il reclamo anti-dumping più significativo che la Commissione europea abbia ricevuto finora”. Il quotidiano britannico continua:

L’anno scorso la Cina, che produce i due terzi dei pannelli solari del mondo e ne ha esportati nell’Ue per un valore pari a 21 miliardi di euro, circa l’80 per cento di tutti quelli venduti all’estero. Il mercato è enorme: nell’arco di pochi anni la Cina è diventata il maggiore produttore al mondo, mentre l’Ue costituisce di gran lunga il più grande acquirente dei suoi prodotti.

L’inchiesta rischia di assumere una connotazione politica molto delicata. Il governo tedesco – che intrattiene con la Cina un “rapporto speciale” di scambi commerciali – è prudente, perché teme di incorrere nelle ire di Pechino, anche il reclamo è partito proprio dai produttori tedeschi.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

La commissione ha promesso di arrivare a un verdetto temporaneo della disputa, che potrebbe comportare l’imposizione di tariffe doganali temporanee sulle merci cinesi già dal prossimo giugno. In seguito i governi dovranno decidere come procedere sulla base del verdetto finale, atteso per il dicembre 2013.

L’annuncio dell’inchiesta ha innescato reazioni molto seccate a Pechino, che secondo il Guardian avrebbe esercitato forti pressioni contro il reclamo. China Daily avverte che se Bruxelles andrà avanti con l’inchiesta la Cina adotterà ritorsioni commerciali. Secondo il quotidiano ufficiale in lingua inglese

Pechino ha espresso “profondo rammarico” per la decisione della Commissione europea […], affermando che danneggerà lo sviluppo dell'industria globale dell’energia pulita.

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento