Oggi la Corte di giustizia europea inizierà a esaminare le obiezioni del parlamentare irlandese Thomas Pringle alla ratifica del Meccanismo europeo di stabilità finanziaria, riferisce l’Irish Times.
A giugno Pringle ha sostenuto davanti a un tribunale irlandese che il trattato dell’Esm, un fondo da 500 miliardi per aiutare i paesi e le banche in crisi dell’eurozona, non rispetta la costituzione irlandese e nemmeno le leggi che governano l’Unione europea. La Corte suprema irlandese si è rifiutata di emanare un’ingiunzione che proibisca a Dublino di ratificare il trattato, ma ha comunque rinviato all’alto tribunale di Lussemburgo una serie di interrogativi.
EUobserver sottolinea che l’Irlanda, le cui casse sono ancora vuote, dovrebbe pagare la prima quota da 500 milioni per il fondo, entrato in vigore l’8 ottobre.
Se i giudici Ue decideranno contro l’Esm, la ratifica del fondo e tutti i pagamenti verso il Lussemburgo [base dell’Esm] saranno dichiarati illegali. Il tribunale Ue ha accelerato il processo decisionale per “cancellare ogni incertezza” sulla “stabilità finanziaria dell’eurozona”, e molti si aspettano un “no” deciso alle richieste di Pringle”.
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Secondo EUobserver l’Esm preoccupa l’opinione pubblica irlandese. Il governo di Dublino ha chiesto che il peso del bailout da 64 miliardi di euro ottenuto per salvare le banche del paese sia sostenuto in parte del fondo, ma
i falchi dell’eurozona come Germania e Finlandia hanno messo in chiaro che il fondo non può sostenere vecchi debiti bancari, ovvero il problema principale del ministero del tesoro irlandese.