“Secondo i leader dell’eurozona […] il piano di aiuti per Cipro potrebbe ammontare a 10-13 miliardi anziché ai 15-17 citati in precedenza”, riporta il quotidiano.
Nicosia dovrebbe “essere in grado di ottenere fondi supplementari imponendo una tassa temporanea sui depositi bancari e su altri elementi” come la tassa professionale, che passerebbe dal 10 al 12,5 per cento. Questo permetterebbe di evitare o quantomeno limitare le perdite degli investitori esteri che hanno un conto bancario a Cipro, come auspicato dall’Fmi.
“I creditori internazionali (soprattutto la Bce e l’Ue) sono inoltre favorevoli a una tassa sulle transazioni finanziarie – aggiunge Politis – eventualità che per il momento non convince il governo”.
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