Quando due anni fa è esplosa la rivolta armata in Siria, molti temevano che gli islamisti europei partissero per contribuire alla guerra santa. Secondo Jyllands-Posten quei timori si sono avverati. “I giovani gangster combatteranno in nome dell’Islam”, titola il quotidiano. Secondo i servizi segreti danesi, infatti,
diversi esponenti delle più violente bande di immigrati di Copenaghen sono attualmente in Siria per partecipare al jihad. Ciò rischia di aggiungere una componente fondamentalista alla vita di criminali incalliti. “È una nuova tendenza. Queste persone sono già potenzialmente violente, e tornando a casa hanno accesso ad armi ed esplosivi. Il rafforzamento dei legami tra i criminali comuni e gli islamisti è inquietante”, ha dichiarato il capo dell'intelligence.
Neanche i belgi di sicuro non dormono sonni tranquilli: in Europa il Belgio sarebbe infatti diventato “Il principale punto d'origine” dei giovani che partono per la Siria, scrive De Morgen. Il quotidiano cita un esperto di terrorismo, secondo cui “in Belgio esiste ancora un grande [bacino] potenziale di combattenti”, anche se “molti di loro resteranno delusi”.
Hanno in mente un’immagine eroica e vogliono diventare guerrieri, ma la maggior parte di loro non avrà un’arma. Sono impiegati per costruire barricate, per tenere un posto d’osservazione o come carne da cannone.
Secondo De Standaard l’organizzazione Sharia4Belgium, ufficialmente sciolta alla fine del 2012, giocherebbe un ruolo importante nel reclutamento dei giovani jihadisti in Belgio per conto di alcuni gruppi di ribelli siriani.