Nel vortice di colpi di scena sul bailout di Cipro, la questione della verifica voluta dall’Ue per capire se le banche cipriote riciclino denaro sporco di proprietà di criminali russi era passata in secondo piano, scrive EUobserver.
L’indagine, cominciata il 20 marzo, dovrebbe durare 11 giorni. A guidare le verifiche sono Moneyval, una commissione specializzata nel riciclaggio di denaro che fa parte del Consiglio d’Europa, e una non meglio precisata società internazionale di audit nominata dalla Banca centrale di Cipro. Secondo il sito d’informazione il problema del riciclaggio di denaro potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile per il piano di salvataggio:
Il governo tedesco è stato il primo a chiedere una verifica perché l’opposizione socialdemocratica minacciava di porre il veto sul salvataggio di Cipro in caso fosse stata provata l’attività di riciclaggio. […] Con ogni probabilità l’argomento tornerà alla ribalta ad aprile, quando i parlamenti di Paesi Bassi, Finlandia e Germania decideranno se concedere a Cipro i 10 miliardi di euro di cui ha bisogno.
Tra l’altro, considerando la breve durata delle indagini, EUobserver dubita dell’efficacia degli audit e sottolinea che devono analizzare l’attività di più di 40 banche, con un patrimonio complessivo di circa 130 miliardi di euro.