Continua lo scontro Ue-Google sulla privacy

Pubblicato il 3 Aprile 2013 alle 12:49

Il 2 aprile sei delle maggiori agenzie europee per la protezione dei dati personali hanno intentato un procedimento legale contro Google per violazione delle regole Ue sulla privacy. Quella avviata da Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito è la prima azione coordinata sulla privacy da parte degli stati Ue contro la compagnia.
Nel 2012 un rapporto della Commissione europea sosteneva che la politica della privacy di Google non rispettava la legge europea perché non informava sufficientemente gli utenti sulla raccolta dei dati, e concedeva alla compagnia quattro mesi di tempo per aggiornare la sua politica. Il termine è scaduto senza che Google si adeguasse alle richieste dell’Ue. Elencando le possibili conseguenze per la compagnia, il Financial Times spiega che

oggi i garanti europei possono imporre soltanto multe inferiori al milione di euro, ma le nuove regole a livello Ue potrebbero presto autorizzarli a infliggere alle compagnie sanzioni fino al 2 per cento dei loro introiti globali annui. Nel caso di Google la cifra potrebbe raggiungere i 760 milioni di dollari (594 milioni di euro) in base agli introiti del 2011. Le nuove regole potrebbero essere approvate entro la fine dell’anno dai politici europei e nazionali.
Il Daily Telegraph sottolinea il diverso approccio alla privacy negli Stati Uniti e in Europa:
Probabilmente sarebbe troppo cinico ipotizzare che l’atteggiamento ostile dell’Europa nei confronti di Google è la conseguenza dell’anti-americanismo imperante in alcuni circoli. Per esempio nella cultura tedesca un approccio diverso alla privacy è profondamente radicato. Ma è altrettanto ovvio che nonostante le dimensioni enormi del mercato comune l’Europa sarà sempre un mercato secondario per Google rispetto a quello americano. Se i politici continueranno a ostacolare l’attività europea di Google, per l’azienda sarà più facile staccare la spina. Quindi se un giorno vi sveglierete e scoprirete che Street View non è più disponibile (mentre l’equivalente di Microsoft è ancora attivo) dovrete ringraziare i politici europei per aver causato questo sorprendente monopolio.

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento