Le cinque maggiori economie d’Europa – Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna – hanno firmato un accordo per condividere automaticamente i dettagli bancari dei correntisti nel tentativo di combattere l’evasione fiscale, scrive EUobserver. Il nuovo accordo “aumenta la pressione” su Austria e Lussemburgo per convincere i due paesi a non opporre il veto (come minacciato) su un accordo simile a livello Ue. I ministri delle finanze dei cinque paesi coinvolti hanno scritto al commissario europeo al fisco Algirdas Šemeta spiegando di aver concordato uno schema pilota basato sull’Us Foreign Account Tax Compliance Act, che richiede alle banche di informare le autorità fiscali Usa della presenza di clienti americani. Secondo EUobserver
Una legge simile a livello europeo deve avere l’approvazione di Austria e Lussemburgo, entrambi ansiosi di preservare il segreto bancario per i clienti interni e stranieri. […] Il collasso del sistema bancario cipriota – che al pari di quello lussemburghese superava di gran lunga il pil del paese – e una serie di rivelazioni sui modelli bancari off-shore hanno aumentato la pressione su Austria e Lussemburgo affinché cambino posizione. Il Lussemburgo ha già dato segnali di “disponibilità” a discutere sul segreto bancario.
Secondo il quotidiano spagnolo Abc la “decisione non è irrilevante”, perché
significa un sostanziale passo avanti nella lotta all’evasione fiscale e contro i paradisi fiscali in Europa. […] Tuttavia la pratica europea in materia di tasse è molto radicata, e qualsiasi passo avanti a Bruxelles è molto difficile, perché anche la minima decisione ha bisogno dell’unanimità. Ma in pratica questo è quasi impossibile, perché in Europa ci sono paesi come Lussemburgo o Austria che si affidano molto al segreto bancario, che garantisce grandi profitti alle banche e ai loro clienti.