Il 27 giugno prossimo il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy presenterà al Consiglio europeo un piano che prevede tagli per 8 miliardi di euro nell’amministrazione.
L’obiettivo del governo è ridurre il numero di procedure e diminuire la sovrapposizione di funzioni tra l’amministrazione centrale, regionale e locale. Tuttavia, nota il quotidiano, l’esecutivo intende rifiutare l’aumento dell’iva, l’innalzamento dell’età pensionabile e la riforma del mercato del lavoro chiesti da Bruxelles.
Rajoy non poteva presentarsi con un cesto pieno di “no” alle raccomandazioni europee e le mani vuote. Per questo ha deciso di giocarsi la sua carta più preziosa: la riforma delle amministrazioni pubbliche […] per dimostrare che la Spagna prende sul serio il risanamento dei conti pubblici, che passa inevitabilmente attraverso lo snellimento dell’amministrazione.