Malgrado “l’indignazione e le dichiarazioni aggressive” sulle rivelazioni relative alle operazioni di spionaggio di cui l’Ue è stata fatta oggetto da parte degli Stati Uniti, le minacce di fermare i negoziati per l’accordo di libero scambio (Ttip, Transatlantic Trade and Investment Partnership) si sono dissolte, riferisce El Periódico.
Le trattative inizieranno come previsto l’8 luglio, dato che il Parlamento europeo ha respinto una proposta mirante a rimandarle e la Commissione si è pronunciata chiaramente a favore del loro proseguimento.
La Commissione all’inizio era “esitante, ma ha difeso con perseveranza l’inizio senza ulteriori rinvii dei negoziati”, una volta che la Germania “ha accantonato l’idea di utilizzare quest’arma politica per bloccare gli Stati Uniti”, scrive il quotidiano. Quanto al Parlamento europeo, ha votato la creazione di una commissione delle pubbliche libertà per condurre “un’inchiesta approfondita” sull’argomento. La commissione sarà tenuta a presentare le sue conclusioni entro la fine dell’anno.
Del resto, fa notare ancora il quotidiano,
l’Ue continuerà a dare agli Stati Uniti accesso ai dati riservati sulle transazioni finanziarie degli europei, così che possano spiarli, analizzarli e archiviarli come è accaduto finora.