“L’ipocrisia dell’Europa”, titola Gazeta Wyborcza citando un’intervista rilasciata da Edward Snowden al settimanale Der Spiegel. Secondo l’informatore americano i servizi speciali tedeschi, francesi e britannici non soltanto hanno approfittato della sorveglianza digitale dell’Nsa, ma hanno anche messo in atto i loro programmi di spionaggio. “I servizi tedeschi, come la maggior parte di quelli occidentali, dormono nello stesso letto dell’Nsa”, ha spiegato Snowden. Tuttavia in Germania, dove è appena cominciata la campagna elettorale per le elezioni di settembre, i politici promettono di “fare conti con gli Usa” o addirittura portare in tribunale il capo dell’Nsa, sottolinea Gw:
nello stesso giorno in cui l’Ue e gli Usa avviano il dialogo sull’accordo di libero scambio, a Washington gli esperti dei servizi segreti devono fornire ai loro colleghi europei spiegazioni sulla sorveglianza digitale.
In Germania la Frankfurter Allgemeine Zeitung pretende un “accordo di libertà transatlantico” tra la Germania e gli Stati Uniti che proibisca lo spionaggio. Mentre a Washington comincia il negoziato per un accordo di libero scambio transatlantico, il quotidiano sottolinea che “il nocciolo della questione è semplice”:
Gli Stati Uniti sono una grande potenza e agiscono come tale. […] Le manifestazioni di sdegno di Parigi e Berlino rispondono più a un calcolo politico che alla volontà di affrontare un problema di sicurezza.