Parlamento europeo

Il “Made in Germany” a rischio

Pubblicato il 18 Ottobre 2013 alle 14:58

"L'industria tedesca dovrà adattarsi a un regolamento più stretto per l'etichettatura dei prodotti 'made in Germany'", scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Il 17 ottobre la commissione per il mercato interno del Parlamento europeo ha votato in favore dell'adozione di norme più severe in materia di sicurezza e tracciabilità dei prodotti.

Attualmente i produttori possono usare il marchio 'made in' anche per beni prodotti essenzialmente all'estero, spiega il quotidiano di Francoforte. Se la proposta del Parlamento sarà approvata dal Consiglio dei ministri, la formula potrà essere usata soltanto se una "trasformazione sostanziale" a "uno stadio importante della fabbricazione" è stata svolta nel paese in questione.

Una svolta che le imprese tedesche non gradirebbero troppo, spiega la Faz, perché non potrebbero più usare il marchio "made in Germany" per prodotti fabbricati principalmente in Cina o in Nord Africa. Molto probabilmente il progetto non si concretizzerà prima delle elezioni europee del maggio 2014.

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