Il 13 novembre il parlamento ucraino ha rinviato il voto sulla scarcerazione di Julia Timošenko, condizione essenziale posta dall’Ue per la firma di un accordo di associazione durante il vertice di Vilnius sul Partneraiato orientale che si terrà il 28 e 29 novembre.
I deputati della maggioranza e dell’opposizione non hanno trovato un accordo sulla legge che permetterebbe a Timošenko, in carcere dal 2010 e con seri problemi alla schiena, di farsi curare all’estero. Il voto è stato rinviato al 19 novembre, e gli emissari del Parlamento europeo, il polacco Aleksander Kwasniewski e l’irlandese Pat Cox, sperano ancora in una soluzione. Secondo Den
ormai i politici ucraini non parlano più di soddisfare le richieste dell’Ue, ma di chi incolpare per il fallimento di Vilnius.