"Bob Diamond: nessuna scusa, nessuna riduzione, nessuna vergogna" s’indigna The Independent. L'11 gennaio davanti ai deputati britannici che lo interrogavano sui sette miliardi di sterline (8,4 miliardi di euro) di premi che saranno distribuiti quest'anno alla City, il direttore di Barclays ha assicurato che "l'epoca in cui i banchieri dovevano manifestare dei rimorsi per i loro errori che hanno portato il Regno nella recessione […] è ormai finita".
Nel suo suo editoriale il quotidiano londinese si chiede come Diamond, che intascherà probabilmente circa 8,5 milioni di sterline (9,6 milioni di euro) "può difendere questi bonus portando un cognome così singolare" e gli suggerisce di fari ribattezzare Bob Diamante (paillettes). "Le paillettes non sono care e creano piccoli lampi di luce, proprio quello che ci vuole per molta gente in tempo di rigore".
Nel frattempo sul continente le banche tedesche preparano l'offensiva contro l'irrigidimento del tasso bancario introdotto quest'anno. Berlino infatti vuole "spremere di più le banche", titola il Financial Times Deutschland. Questo tasso sarebbe destinato ad alimentare un fondo di aiuto per gli istituti in difficoltà, allo scopo di non far pagare ulteriormente i contribuenti. Finora questo tasso era limitato al 15 per cento dei profitti annui, ma il governo "stima che le banche potranno pagare un po' di più" e vuole abrogare questo tetto. "Il settore è molto arrabbiato", osserva il FTD, che rimprovera al governo, "con l'annuncio ogni giorno di nuove proposte come il tasso bancario, la limitazione dei bonus o la tassa sulle transazioni finanziarie, di incoraggiare di fatto le banche a trovare dei sotterfugi contabili".