Euroscetticismo

Slavoj Žižek: non facciamo i falsi ingenui

Pubblicato il 4 Luglio 2014 alle 06:36

Dopo il trionfo dei partiti euroscettici e anti immigrazione nelle elezioni europee del 25 maggio, in un momento in cui le istituzioni europee sono nell’occhio del ciclone, Slavoj Žižek si chiede “come mai c’è voluto così tanto tempo perché la destra xenofoba facesse un’avanzata decisiva”.

Dopo tutto, scrive il filosofo sloveno in The New Statesman, un politico come Marine Le Pen, del Front national (Fn) è chiaramente all’opposto degil sterili tecnocrati europei: rispondendo ai timori della gente comune riporta la passione nella politica.” Ma se il successo elettorale del dell’Fn e degli altri partiti euroscettici non è sorprendente, il filosofo nota anche una “finta ingenuità” nelle reazioni della sinistra.

Secondo Žižek i tecnocrati che dirigono Bruxelles e i partiti euroscettici rappresentano due lati di una stessa moneta:

Oggi la politica è essenzialmente gestione apolitica compiuta da esperti e coordinamento degli interessi. L’unico modo per introdurre la passione, per mobilitare la gente è di agire attraverso la paura: paura degli immigrati, paura della criminalità, paura dell’empia depravazione sessuale, paura di uno stato eccessivo, con le sue tasse elevate, paura di una catastrofe ecologica, paura delle molestie,…

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Gli euroscettici come Le Pen raccolgono consensi respingendo quella che Žižek chiama l’”élite dirigente” europea, che “sa sempre meno come dirigere”.

Guardate come l’Europa gestisce la crisi greca: mettendo sotto pressione la Grecia affinché rimborsi il suo debito, e allo stesso tempo devastando la sua economia attraverso misure di austerity e facendo così in modo che il debito non venda mai rimborsato. […] Gli ordini e le richieste dell’Ue […] non lasciano nemmeno una possibilità alla Grecia, perché il suo fallimento fa parte del gioco.

Per Žižek l’ascesa del populismo xenofobo che ha segnato le ultime europee rappresenta “un fallimento dell’alternativa di sinistra al capitalismo globale”, ma anche “la dimostrazione che c’era un potenziale rivoluzionario, un’insoddisfazione che la sinistra non è stata capace di mobilitare”.

In The Guardian, il giornalista Antony Loewenstein riprende gli argomenti di Žižek. Durante un recente dibattito al quale partecipava,

Il pubblico sostenevea che il passato buio e razzista della Grecia, e il suo presente assai simile, devono essere respinti. Eppure trovare una risposta efficace all’uso e all’abuso del nazionalismo, caro all’estrema destra e al governo attuale, non è compito facile. Per fortuna, ci sono segni che molti greci se la prendono con i veri responsabili della crisi attuale e non credono a coloro che, come la presidente del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, continuano a negare che la loro organizzazione punisca di fatto i greci più vulnerabili.

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento