Dopo la legge sui media è il turno della nuova costituzione ungherese di passare all'esame degli eurodeputati. Pur dedicando la prima pagina ai dubbi sull'utilizzo da parte del governo del denari del Fondo sociale europeo "per la campagna contro l'aborto", Népszabadsag torna sul dibattito che si è svolto l'8 giugno al Parlamento europeo. Nell'occasione gli europarlamentari hanno sottolineato i punti più controversi del testo, che ricalcano sostanzialmente gli ideali di Fidesz, il partito conservatore al governo in Ungheria. Tra le novità più discusse della nuova costituzione ci sono i voti supplementari accordati alle famiglie numerose, la consacrazione della religione cattolica come religione di stato e l'assenza di considerazioni a proposito delle discriminazioni nei confronti degli omosessuali. Sollecitata dagli europarlamentari, il commissario europeo alla giustizia e agli interni Viviane Reding ha preferito non esprimersi a proposito del testo, pur "riservandosi il diritto di verificare che la legislazione sancita dalla costituzione sia conforme alle leggi basilari dell'Unione europea". Prima di prendere qualsiasi iniziativa Bruxelles intende infatti aspettare le conclusioni degli esperti interpellati dalla commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d'Europa.
Tags
Sostieni il giornalismo europeo indipendente
La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!