"Lo stato applica la legge contro Lukoil", annuncia Dnevnik. Il 26 luglio le autorità bulgare hanno revocato la licenza della compagnia petrolifera russa in Bulgaria perché quest'ultima non ha installato gli strumenti richiesti per misurare la quantità di petrolio importato dalla Russia. Lukoil dovrà dunque interrompere la sua produzione a tempo indeterminato. Il quotidiano scrive che la compagnia è stata sanzionata dopo dieci mesi di controlli da parte delle autorità bulgare. "Non sono preoccupato per il mercato dei carburanti, perché la Bulgaria ha ben 420 importatori. Le grandi aziende sono tutte uguali davanti alla legge e devono rispettarla", ha dichiarato il ministro delle finanze bulgaro Simeon Djankov. La sanzione contro Lukoil si inserisce in un contesto di tensione tra Russia e Bulgaria. Nonostante i due paesi siano storicamente molto legati, ci sono infatti vari motivi di attrito sul fronte dell'energia, ad esempio sulla questione dei pagamenti per la costruzione della centrale nucleare di Belene da parte dei russi o sull'avanzamento del progetto dell'oleodotto Burgas-Alexandroupoli.
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