Cipro

Un nuovo governo contro la crisi

Published on 5 August 2011 at 11:53

Cover

A una settimana dalle dimissioni del governo, con il paese sotto attacco da parte delle agenzie di rating per via del debito pubblico, il presidente cipriota Dimitris Christofias ha presentato il nuovo esecutivo. Anche se alla mattina del 5 agosto alcuni incarichi non sono ancora stati assegnati, "i ministri già nominati hanno immediatamente iniziato a lavorare", titola il quotidiano Politis.

Il nuovo governo è sostenuto unicamente dal Partito progressista dei lavoratori Akel - da cui proviene il nuovo ministro delle finanze Kyriakos "Kikis" Kazamias, ex membro della Corte dei conti europea - ed è formato da un gran numero di tecnocrati. L'esecutivo entra in funzione in un "clima politico pesantissimo": l'esplosione di uno stock di munizioni che l'11 luglio scorso ha provocato la morte di 13 persone ha lasciato una parte dell'isola senza energia elettrica, mentre la crisi economica spinge ogni giorno migliaia di manifestanti in strada per protestare contro le misure di austerity, che tuttavia sembrano necessarie per salvare il paese. A tutto questo, si aggiunge il fatto che Cipro dovrebbe assumere nel luglio del 2012 la presidenza dell'Ue. "Nel frattempo la questione della divisione dell'isola che si trascina dal 1974 è ancora lontana dall'essere risolta", precisa Politis.

Receive the best of European journalism straight to your inbox every Thursday
Tags

Was this article useful? If so we are delighted!

It is freely available because we believe that the right to free and independent information is essential for democracy. But this right is not guaranteed forever, and independence comes at a cost. We need your support in order to continue publishing independent, multilingual news for all Europeans.

Discover our subscription offers and their exclusive benefits and become a member of our community now!

Are you a news organisation, a business, an association or a foundation? Check out our bespoke editorial and translation services.

Support independent European journalism

European democracy needs independent media. Join our community!

On the same topic