"Un colpo dopo l'altro, ne uscirà vivo il più forte", titola Eleftherotypia all'indomani dell'annuncio da parte del governo di nuovi tagli per 1,7 miliardi di euro per portare il deficit al 7,6 per cento del pil come richiesto dalla troika (Banca centrale europea, Commissione europea, Fondo monetario internazionale). La notizia, arrivata dopo 48 ore di suspense, si inserisce in un clima politico e sociale arroventato, e in un momento in cui i partner europei iniziano a parlare sempre più apertamente dell'uscita della Grecia dall'euro, sottolinea il quotidiano.
Secondo Eleftherotypia i nuovi provvedimenti di Atene "mostrano il triplo fallimento del governo": innanzitutto l'esecutivo non ha potuto rinegoziare i termini del piano di salvataggio con la troika per smorzare le richieste sulla riduzione del debito per il 2011; in secondo luogo il governo ha ammesso di dipendere interamente dalle decisioni della troika e sarà dunque costretto ad adottare altre misure di austerity; infine la politica di rigore del governo si è dimostrata fallimentare e non ha portato il paese fuori dalla crisi.
"Adottare nuove riforme con le spalle al muro, vendere il nostro sole ai tedeschi e rassegnarsi ad avere soltanto un salario per ogni famiglia non basterà a contenere la collera dei Greci verso le nuove misure d'austerity che si susseguono senza sosta", conclude amaramente il quotidiano.