“Syriza 36,3 per cento. La Grecia volta pagina’’ titola il quotidiano Ta Nea. 1 732 giorni dopo l’adozione del piano di salvataggio finanziario del paese, la sinistra arriva al potere. In un editoriale, dedicato al risultato del nuovo uomo forte del paese, Alexis Tsipras, il giornale ritiene che è primo voto del “no” alle politiche dei memorandum e il primo “sì” politico alle alternative che non porterà il popolo alla miseria:
Syriza, che poco tempo prima del memorandum ha dovuto lottare per entrare in parlamento, ha approfittato dell’onda anti austerity; è cambiata, è maturata ed è riuscita a trasformarsi in una corrente maggioritaria per il cambiamento.
Per I Kathimerini si apre ora uno “nuovo scenario politico con la vittoria di Syriza”. Il quotidiano moderato ricapitola i tre pilastri del programma di Alexis Tsipras: “cancellazione del memomrandum, ristrutturazione del debito e riforme”. Il nuovo governo chiederà tempo per discutere con le istituzioni nazionali prima di cominciare i negoziati con la zona euro e l’Fmi:
Alexis Tsipras è apparso come un unificatore, riferendosi alla vittoria di tutti i greci e, come priorità per i prossimi giorni, ha evocato, per placare gli strappi della crisi, la restaurazione della sovranità popolare, il ripristino della giustizia, il rifiuto dei diritti acquisiti e delle patologie, la promozione di riforme radicali.
“Vittoria pesante come la storia. Il destino del paese è nelle mani della sinistra”, titola Efimerida Ton Syntakton. Per il quotidiano, la vittoria politica della sinistra in Grecia è importante per tutta l’Europa. In un periodo in cui l’integrazione europea è minacciata dall’estrema destra e dalle forze dell’euroscetticismo, gli elettori greci hanno lanciato un potente messaggio contro i piani di salvataggio: “I due partiti della coalizione uscente, Nuova democrazia e il Pasok, sono stati puniti per la loro politica”, scrive Efimerida. Il giornale ritiene che ora tocca a Syriza dimostrare che può governare:
La sinistra è la prima forza e prende la responsabilità di guidare il paese. È una vittoria incontestabile che apre un nuovo capitolo della storia greca contemporanea.