Le elezioni politiche sono state segnate dalla volontà di cambiamento dei lituani: l’Unione dei contadini e dei verdi lituani (Lvžs) ha infatti vinto a sorpresa il secondo turno, il 23 ottobre, ottenendo 54 dei 141 seggi del parlamento. Ne avevano uno solo nell’assemblea uscente.
Il voto è anche una dura sconfitta per i Socialdemocratici, che hanno hanno ottenuto soltanto 17 seggi, perdendone 21, mentre i conservatori di Unione della patria, che pure erano giunti in testa al primo turno, il 9 ottobre, ne hanno ottenuti 31, perdendone due. Il Movimento liberale ha ottenuto 14 seggi (più quattro) e Ordine e giustizia otto (meno tre).
Il leader dell’Lvžs, Ramūnas Karbauskis, un ricco proprietario terriero e industriale dell’agroalimentare, “ha annunciato che avvierà dei negoziati con Unione della patria e Socialdemocratici per formare una coalizione di governo, ed escluso di discutere con i liberali e i partiti minori”, riferisce Veidas. A dirigere il nuovo governo dovrebbe essere il popolare ex ministro dell’interno dell’esecutivo uscente ed ex poliziotto Saulius Skvernelis.